Qui al Museo del Computer abbiamo una grande missione, che portiamo avanti da più di 30 anni: salvare dalla distruzione la storia dell'informatica e renderla disponibile ai posteri. Già decine di migliaia di pezzi sono in salvo.

Effettuiamo una media di 50 salvataggi all'anno, in tutta Italia e nelle vicine nazioni europee, che gestiamo utilizzando esclusivamente le nostre risorse, sia umane che economiche:  certe volte però le imprese sono decisamente fuori dall'ordinario come in questo caso.

Stiamo per salvare una quantità enorme di macchine rarissime , in parte forse uniche, risalenti anche a 70 anni fa.
Si tratta di sistemi che si vedono comparire in vecchi film, documentari televisivi, filmati da archivio ma è quasi impossibile dal vero perché all'epoca erano pochi e quasi sempre quando non più utili venivano rottamati. Tra il materiale che verrà salvato ci sono macchine sia IBM che Remington Rand per la creazione e gestione delle schede perforate (uno dei primi metodi di caricamento programmi), enormi mainframe Sperry Univac completi delle loro unità nastro, disco e stampanti, i primi sistemi Olivetti. Tutte le macchine sono in uno stupefacente stato di conservazione e forse, con buona cura, persino funzionanti.

Siamo di fronte a quasi 100 macchine, diverse tonnellate di peso, 70 metri quadri di spazio occupato, tre camion di grandi dimensioni necessari per il trasporto ed il tutto a più di 700km dalla nostra sede.

Questi sistemi se non li salvassimo ora andrebbero sicuramente rottamati. Per nostra fortuna il personale addetto ha ben compreso l'importanza storica di queste macchine e ci sta agevolando in tutti i modi possibili.

E' la nostra missione, e lo faremo... ma l'operazione avra un costo umano ed economico altissimo.  
Per questo abbiamo assolutamente bisogno del vostro contributo alla copertura delle spese.

Se state leggendo questo appello, siete sicuramente tra gli appassionati di queste tecnologie che ci hanno portato al progresso contemporaneo e probabilmente vi siete resi conto dell'importanza pressoché unica di questa operazione di salvataggio per preservare la storia informatica per le future generazioni.

Tutti coloro che contribuiranno a sostenere questa incredibile operazione di salvataggio, verranno menzionati in una targa commemorativa che sarà posta nella nuova sezione che verrà aggiunta al Museo per ospitare queste macchine.

Oltre che donando da questa piattaforma, potete contribuire anche con i canali abituali, presenti in questa pagina.
Tutte le donazioni sono detraibili ai fini fiscali in quanto donazione a favore di un ente non a scopo di lucro.

Non lasciateci soli! Grazie! E condividete con tutti i vostri amici.

The Computer Museum has a great mission, which we have been carrying out for over 30 years: to save the history of computing from destruction and make it available to future generations. Already tens of thousands of pieces are safe.

We perform an average of 50 rescues per year, throughout Italy and neighbouring European countries, which we manage using exclusively our resources, both human work and personal finances. However, sometimes the tasks are extraordinary, as in this specific case.

We are about to save an enormous quantity of extremely rare machines, some of which may be unique, dating back as far as 70 years.
These are systems that one might see in old films, television documentaries, archival footage, but are almost impossible to find in real life because at their times, they were few, and in almost all cases they were scrapped when no longer useful.

Among the equipment to be saved are machines from both IBM and Remington Rand for the creation and management of punch cards (one of the earliest methods of loading programs), huge Sperry Univac mainframes complete with their tape units, disks, and printers, as well as the earliest Olivetti systems. All the machines are in astonishingly good condition and perhaps, with good care, even functional.

The total amount is of nearly 100 machines, several tons in weight, and 70 square metres of occupied space.
Therefore three large lorries are required for transportation, all more than 700 km from our headquarters.

If we don't save these systems now, they will surely be scrapped.
Luckily for us, the personnel involved understand the historical importance of these machines and are facilitating us in every possible way.

It's our mission, and we will do it... but the operation will have a very high human and economic cost.
That's why we absolutely need your contribution to cover the expenses.

If you're reading this appeal, you're surely among the enthusiasts of these technologies that have brought us to contemporary progress, and you've probably realised the paramount importance of this rescue operation to preserve computer history for future generations.

All those who contribute to supporting this incredible rescue operation will be mentioned on a commemorative plaque that will be placed in the new section that will be added to the Museum to house these machines.

In addition to donating through this platform, you can also contribute through the usual channels, listed at this page.
All donations are tax-deductible as they are made to a non-profit organisation.

Don't leave us alone! Thank you! And share with your friends.